venerdì 18 aprile 2008


Una settimana è passata, ma l’apatia permane, anzi forse è persino più persistente, un velo visibile agli altri perché non faccio più nulla per nasconderla
Ma voglio rassicurarvi, non è l’argomento del giorno, oggi voglio parlare di fumetti, sì esattamente quelle figure disegnate che parlano tramite le vignette
Io ne sono un’accanita lettrice e li adoro, ma spesso mi stupisco di chi giudica infantili gli adulti che li leggono
Non mi sono documentata sulla nascita di questo passatempo, questa volta perché non è della sua storia che voglio parlare
Mi capita, di leggere alcune lettere scritte da chi come me ne è appassionato, che viene definito infantile e immaturo per questo sano divertimento; allora io non voglio dire che chi li legge sia la persona più saggia del mondo, e mi tiro in causa per prima, ma non reputo i fumetti una cosa dedicata esclusivamente ai bambini
Primo motivo, i disegni, per chi come me non sa disegnare, ma anche per chi è un’artista, apprezzare i disegni dei fumetti è il minimo, perché sono precisi, ben fatti, colorati nel modo migliore, insomma un’opera d’arte a tutti gli effetti
Secondo motivo, le storie, non sono storielle, tutt’altro, sono ben congegnate, fantasiose, piene di colpi di scena degni dei film più avventurosi, spesso e volentieri fanno ridere e la comicità si sa quanto sia importante, in più dentro hanno sempre una morale, che serve sia ai bambini che agli adulti, perché spesso buona parte degli adulti hanno comportamenti infantili e capricciosi, che leggano fumetti o meno, non sono mai scontate, hanno sempre soggetti originali e sorprendenti
Diciamola tutta, insomma io li difendo a spada tratta, l’ho sempre fatto e non mi hanno mai presa in giro per la mia passione, né mi sono sentita definita immatura per questo, non che non lo sia, ma sicuramente il metro di giudizio non deve essere dettato da un divertimento che tutto sommato è sano, avvincente, non costa una cifra immensa, unisce le persone senza inutili litigi
Poi pensando a chi li crea capisco la montagna di lavoro che c’è dietro, a quanto sia difficile a volte essere creativi e trovare l’idea o l’ispirazione giusta, lavorare costantemente insieme a diverse persone perché c’è chi disegna e chi inventa la storia, proporre l’idea al capo o chi ne fa le veci, sapendo che non è detto che sia promossa e messa sul magazine, non penso sia un lavoro facile perché i cali di creatività capitano a tutti e in un mestiere di questo tipo è un bel guaio non essere fantasiosi

Se vi piacciono i fumetti, leggeteli senza paranoie, fate una linguaccia a chi si fa scherno di voi

Buona giornata a tutti!

1 commento:

Simona ha detto...

ADORO I FUMETTI!NON A CASO NE SONO UN'ASSIDUA LETTRICE.E NON SONO PER NIENTE BANALI.ANZI,ALCUNE VOLTE HO PERSINO PIANTO LEGGENDO LA STORIA.UN BUON FUMETTO E' COME UN LIBRO.SEMPLICEMENTE ILLUSTRATO.

PS:VIENIMI A TROVARE SUL BLOG OGNI TANTO :-)