venerdì 25 luglio 2008

Tutti citiamo frasi, libri, film e aneddoti, tutti lo facciamo, perché una buona citazione utilizzata al momento e al posto giusto rafforza la nostra opinione, la rende più convincente
Così inizia l’inevitabile caccia alle citazioni migliori e ci accalchiamo a vedere film o leggere libri ricchi di frasi profonde e piene di significato che potremo poi usare a nostro piacimento
Chi di noi non le ha mai usate? Io volevo citare delle frasi famose, ma ho deciso che forse valeva la pena scrivere sulle citazioni anziché usarle
Ma in fondo da cosa nasce questo fenomeno, non mi sono documentata perché non so se avrei trovato un riscontro, insomma da una qualche parte deve essere pur cominciato, qualcuno ha detto qualcosa di così interessante che improvvisamente ha iniziato a girare ed essere ripetuta da tutti, quindi se ora c’è la caccia alle citazioni, a quel tempo ci sarà stata la gara alla creazione di frasi celebri, così mi immagino un’orda di studiosi e intellettuali che passano le loro giornate a pensare a poche parole unite in modo sensato e d’effetto che li faranno passare alla storia
Una visione decisamente strana, in tutti i sensi, ma il mondo è pieno di queste frasi e credo sia capitato ogni tanto che qualcuno ci abbia pensato su riflettendoci a lungo sulla massima da dire
Ma poi perché noi ne siamo così schiavi? Non siamo forse in grado di fare un bel discorso senza citare qualcun altro? Ormai è gia stato detto tutto che copiamo e non inventiamo più?
Non lo so, ma nell’era moderna sembra quasi una moda, fare un uso sfrenato e smodato di massime altrui, un indizio forse dell’eccessiva insicurezza della generazione moderna o un indizio di una profonda cultura?
Perché per citare bisogna sapere e studiare, quindi chi cita fondamentalmente è un erudito che ha costruito il suo sapere e l’ha approfondito se è in grado di utilizzarlo no?
Quindi la domanda è una: citiamo perché siamo insicuri e scarsi ad inventiva o perché siamo colti e sappiamo ben sfruttare la nostra cultura?

Dico, citate, perché è divertente e a dispetto delle mie due tesi una buona citazione meraviglia gli interlocutori

Buona giornata a tutti!

venerdì 18 luglio 2008


Un consiglio per la lettura, Caffè con Panna un libro interessante, scorrevole con una piccola nota amara che rende più dolce il romanzo
Il libro parla di Cameron una ragazza che non riesce a mettere radici in nessun posto, la storia incomincia quando la giovane, che lavora come assistente di un anziano storico avido divoratore di panini alla mortadella, riceve una lettera della sua amica d’infanzia Sonia che la invita al suo matrimonio e le dice di averla recentemente sognata
L’anziano datore di lavoro di Cameron le lascia come eredità un regalo e una lettera in cui le chiede di esaudire il desiderio di Sonia e di consegnarle il pacchetto
La ragazza carica le sue poche cosa lasciandosi per sempre alle spalle la casa in cui aveva vissuto e lavorato per anni e parte attraverso gli Stati Uniti alla ricerca della sua amica accompagnata per tutto il tragitto da numerosi flash-back che ci fanno scoprire l’amicizia e le avventure delle due ragazze dal primo incontro fino alla repentina e definitiva separazione
Nel viaggio che Cameron compie si trova a scoprire se stessa a capire ciò che vuole e che voleva e con l’aiuto di un amore nuovo e ritrovato realizza finalmente il suo scopo raggiungendo l’agognata felicità
Dopo una vorticosa e faticosa caccia Cameron finalmente ritrova Sonia e nel riunirsi capiscono che ciò che le accomunava un tempo le unisce di nuovo rinsaldando la loro amicizia
Un libro, veloce che scorre pagina dopo pagina a tratti amaro, perché l’amicizia alle volte ci mette alla prova, a tratti crudele come la mamma di Sonia e a tratti dolce come Will e il papà di Sonia
Impossibile non voler bene sia a Sonia che a Cameron, una dolce e insicura cresciuta nell’umiliazione che paventa una facciata stoica e coraggiosa davanti agli altri, l’altra un maschiaccio che il padre ha cresciuto come tale, forte senza legami ma che in realtà e fragile come l’amica, entrambe hanno bisogno l’una dell’altra per sostenersi e solo con il tempo capiranno che questo è più importante di qualsiasi errore commesso e che la loro amicizia è la cosa più importante che hanno

Nel caso siate senza idee di lettura, questo lo consiglio è leggero, ma diverso dai soliti romanzi zuccherosi

Buona giornata a tutti!

venerdì 11 luglio 2008

Passioni e talenti, tutti abbiamo le prime, non necessariamente i secondi, affermazione ovvia, ma che a volte non viene presa in considerazione
Perché è vero tutti abbiamo un interesse, cose che ci tengono impegnati nel tempo libero, che ci piace vedere, fare, ascoltare, raccogliere, leggere, collezionare o disegnare, ma non tutti siamo bravi a farle, che peccato o che frustrazione dipende dal punto di vista, perché a ben pensarci è un piacere a metà fare una cosa, ma non riuscire a farla bene
Il talento è quella cosa in più, quella spiccata particolarità che ci distingue dalla media, la passione non basta mai, è fondamentale, ma non sufficiente perché c’è sempre chi ha talento e ci supera
Non voglio fare la disfattista, le passioni vanno coltivate e difese con unghie, denti e tutto quello che ci capita a tiro e non dobbiamo mai e ripeto mai lasciarci scoraggiare da chi ci dice di lasciare perdere, anche perché se ci manca il talento, probabilmente non faremo della nostra passione una professione, ma possiamo farne un hobby che ci distragga e ci dia piacere, godimento a metà? Sì l’ho detto, ma sempre meglio un mezzo godimento che vivere nella noia perché la mediocrità non ci soddisfa
Certo possedere un minimo di talento potrebbe inorgoglirci, ammirando i nostri risultati, ma a volte penso basti il divertimento in quello che facciamo a risollevarci l’animo a renderci schiavi della nostra passione, perché non necessariamente lo siamo, ma spesso ciò che ci piace ci prende pensieri e ci circonda perché non possiamo farne a meno, come il contentino contro la noia, sapendo che quando avremo un po’ di tempo libero potremo dedicarci a ciò che amiamo e diventa un circolo vizioso, la sensazione di benessere che ci danno quei momenti cerchiamo di riportarla nel corso di tutta la giornata con immagini o suoni che possano ricordarci il benefico effetto facendoci diventare dipendenti dalle cose che ci rendono rilassati

Se avete delle passioni, ma non i talenti, seguitele e rilassatevi senza riserbo nessuno vi vieta di farlo

Buona giornata a tutti!

venerdì 4 luglio 2008


Il cristallo con la sua trasparenza la sua luminosità attrae gli uomini, non solo il cristallo, smeraldi, rubini, diamanti e zaffiri, tutto ciò che luccica ed emette riflessi colorati attira l’uomo, solo che il primo è forse il meno costoso
Da bambina adoravo un lampadario pieno di pietre che aveva mia nonna, nelle giornate di sole stavo ore a guardare i giochi di luce che riproduceva sui muri, mi divertivo come non mai e sognavo a occhi aperti
Così mi domando (come al solito) quale sia la ragione di questo magnetismo, questo polo che attira gli sguardi, neanche fossimo gazze ladre, capisco che ci possa piacere la luce, i colori, la brillantezza, ma tutta questa ammirazione, questa meraviglia dipinta sul volto può derivare da così poco? Da una pietra colorata o trasparente, tagliata anche in modo ricercato e con maestria, ma rimane pur sempre un pezzo di materiale duro e freddo e cos’è quindi la sua magia?
Per quale motivo da secoli gli uomini combattono per ottenere i preziosi? O i pirati, che viaggiano ad ogni angolo del mondo pur di nascondere i loro tesori da predatori indiscreti e avidi?
Non dico che non mi piace averne, perché non ne sono immune, mi domandavo la provenienza, la ragione di tutto questo fascino, come se avere delle pietre preziose e luccicanti ci desse potere senza misura
Così sto seriamente pensando che forse abbiano un non so che di magico, che siano loro ad esercitare un potere su di noi, per renderci schiavi di cotanta bellezza
Non nego che abbinate nel modo giusto migliorino l’immagine delle persone rendendole più eleganti e affascinanti
Forse è tutto lì il loro segreto, le donne con i gioielli giusti vengono ammirate e riempite di complimenti, cosa che le rende contente e sicure di sé, quindi gli uomini che bramano alla conquista delle donne, regalano loro le pietre preziose per renderle felici, ottenere la loro attenzione e farle capitolare ai loro piedi

Un gioiello e forse il miglior amico della donna? O è l’asso nella manica dell’uomo che vuole conquistarla?

Buona giornata a tutti!