Ogni tanto mi capita di ripensare a quel bacio, ricordo ogni odore, ogni colore, ogni rumore di quella sera.
Il caldo reso più sopportabile dal temporale del pomeriggio, gli insetti che cantavano la loro nenia estiva, il cielo blu scuro della notte illuminato da migliaia di puntini luminosi che stavano lì a guardare, come se quello fosse lo spettacolo della Notte.
Noi due in mezzo a tutto e al nulla, desideravo quel bacio più di ogni altra cosa e avevo passato infiniti giorni a immaginarmelo, un pensiero fisso che non mi abbandonava mai
Nella mia mente vivi e presenti come ieri i suoi occhi che fissano i miei, la sua mano che mi accarezza il braccio, la mia che gli accarezza una guancia, le nostre labbra così vicine, impossibile allontanarle, poi…il bacio…lento, dolce, goloso, intenso
Nulla, non esisteva più nulla, era come se gli insetti avessero smesso di cantare, le stelle di brillare e l’estate avesse nascosto il suo inebriante profumo, grano e sole.
Sentivo solo il suo calore sul mio viso e le sue braccia intorno a me, era esattamente come me lo ero immaginato, ogni piccola emozione, ogni piccola sfumatura.
A volte canzoni, immagini, profumi rievocano quella sera e quei sentimenti mi pervadono.
Quel bacio…quel bacio mi è entrato dentro, non mi lascia mai, mi sconvolge ora come all’epoca, è prigioniero della mia mente, carceriere inflessibile e di me, che con malinconia e nostalgia passo i giorni e le notti a ripensarlo, a riviverlo, volendo che quel bacio non finisca mai.
Il caldo reso più sopportabile dal temporale del pomeriggio, gli insetti che cantavano la loro nenia estiva, il cielo blu scuro della notte illuminato da migliaia di puntini luminosi che stavano lì a guardare, come se quello fosse lo spettacolo della Notte.
Noi due in mezzo a tutto e al nulla, desideravo quel bacio più di ogni altra cosa e avevo passato infiniti giorni a immaginarmelo, un pensiero fisso che non mi abbandonava mai
Nella mia mente vivi e presenti come ieri i suoi occhi che fissano i miei, la sua mano che mi accarezza il braccio, la mia che gli accarezza una guancia, le nostre labbra così vicine, impossibile allontanarle, poi…il bacio…lento, dolce, goloso, intenso
Nulla, non esisteva più nulla, era come se gli insetti avessero smesso di cantare, le stelle di brillare e l’estate avesse nascosto il suo inebriante profumo, grano e sole.
Sentivo solo il suo calore sul mio viso e le sue braccia intorno a me, era esattamente come me lo ero immaginato, ogni piccola emozione, ogni piccola sfumatura.
A volte canzoni, immagini, profumi rievocano quella sera e quei sentimenti mi pervadono.
Quel bacio…quel bacio mi è entrato dentro, non mi lascia mai, mi sconvolge ora come all’epoca, è prigioniero della mia mente, carceriere inflessibile e di me, che con malinconia e nostalgia passo i giorni e le notti a ripensarlo, a riviverlo, volendo che quel bacio non finisca mai.